Cronache di straordinaria inflazione da un viaggio negli USA dove per una bistecca al ristorante puoi spendere 120 dollari a persona, per una pasta da Eataly 37 dollari e per un caffè da Starbucks 5 dollari.
Dal picco dello scorso 16 novembre 2023, Starbucks in Borsa ha perso il 30% del proprio valore. La società lamenta che nei primi tre mesi dell’anno il numero di visitatori nei suoi negozi statunitensi è diminuito del 7%: sette dollari più la mancia per un latte macchiato stanno diventando semplicemente troppo cari per molti americani.
Anche il presidente della FED, Jerome Powell, durante l’assemblea annuale generale dell’associazione Foreign Bankers’ Association, tenutasi ad Amsterdam, ha dovuto ammettere che i dati sull’inflazione si stanno dimostrando “più alti di quanto nessuno, credo, avesse potuto immaginare”.
Alcuni economisti dicono che l’inflazione non è necessariamente un male: è un segno di vivacità dell’economia. Ma la gente comune non la vede così: l’inflazione è vista come un problema di ordine morale.
“I beni che i consumatori acquistano più spesso, come la benzina e i prodotti alimentari acquistati frequentemente hanno un impatto maggiore sulla percezione dell’inflazione, rispetto al loro peso nel paniere dei consumi.”
Il Presidente in carica è quindi destinato a perdere le prossime elezioni americane?
Biden e Trump si giocano la partita delle elezioni sul filo di lana. Il prezzo della bistecca a novembre farà la differenza?
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