Che anno sarà il 2022? Quali prospettive per i mercati finanziari per il 2022? Che “domani” ci aspetta?
È una delle domande più ricorrenti di ogni fine dell’anno vecchio e principio del nuovo e, come dice un gestore svizzero di lungo corso, Jean Keller: “ogni anno si discutono nuovi rischi e ogni volta sembra di trovarsi in un momento difficile. A gennaio, le persone si preoccupano di cosa potrebbe andare storto. Ma se investi bene e hai in portafoglio titoli di alta qualità a lungo termine hai fatto molto bene e molto meglio della maggior parte delle persone che cercano di cronometrare il mercato”.
In proposito, alcune settimane fa, un risparmiatore dubbioso ha scritto a Salvatore Gaziano sull’affidabilità delle previsioni e quelle dei guru in generale. La realtà dimostra che la correlazione di queste previsioni è vicina allo zero. ma lo show si ripete ogni anno e sul quotidiano Domani Salvatore ha provato a rispondergli.
Il nuovo anno è iniziato tutto sommato bene per i mercati azionari mondiali nonostante la salita del rendimento dell’obbligazionario più ripida e rapida del previsto con l’obbligazionario decennale Usa tornato a sfiorare il rendimento dell’1,8% all’anno.
Un livello che non si vedeva dai livelli pre-Covid ovvero dal gennaio 2020 quando se qualcuno ci avesse raccontato che da un mercato di Wuhan in Cina si sarebbe propagato una pandemia lo avremmo guardato come un matto.
Il professor Burton Malkiel dell’università di Princeton continua a pensare che è altamente consigliato inserire in portafoglio azioni di qualità per difendersi da chi (come gli Stati) cerca di svalutare i soldi per ripagare più facilmente il debito pubblico accumulato.
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