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Lettera #16 La pandemia e il boom delle Rolls Royce

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A cura di
RadioBorsa

Abbiamo visto che dallo scoppio della pandemia le vendite delle auto sono calate drasticamente, sia per la contrazione delle vendite sia per la scarsità nell’approvvigionamento dei chip per le auto.

Ma tutte le società automobilistiche sono in crisi?

Vediamo insieme il caso di Rolls-Royce

La società inglese di proprietà della BMW ha venduto, infatti, 5.586 veicoli, un aumento del +49% rispetto al 2020 e il più alto della sua storia, ha affermato il suo amministratore delegato. Che sul Financial Times ha spiegato con zero imbarazzo che “le morti per Covid-19 hanno aiutato il marchio a vendere un numero record di veicoli l’anno scorso, quando gli automobilisti facoltosi si sono dati da fare dopo aver realizzato che la vita può essere breve”. 

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Ovvero secondo l’ad della doppia R: “molte persone hanno assistito alla morte di persone nella loro comunità a causa del Covid, il che fa pensare loro che la vita possa essere breve, e faresti meglio a vivere ora piuttosto che rimandare a una data successiva. Ciò ha anche aiutato [le vendite Rolls-Royce] in modo piuttosto massiccio”.


C’è stato un crollo delle vendite per molte case anche per effetto della difficoltà di approvvigionamento ma margini molto più alti rispetto al passato poiché la crisi dei chip ha spinto al rialzo i prezzi delle auto.

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