Un recente numero del settimanale Economist si è domandato se le sanzioni alla Russia stanno veramente funzionando.
“Le cose non stanno andando come previsto” ha ammesso il giornale nonostante l’America, l’Europa e i loro alleati hanno scatenato una raffica senza precedenti di divieti che interessano migliaia di aziende e individui russi.
In realtà, le sanzioni stanno facendo dei danni importanti al sistema produttivo russo, ma gli effetti, secondo l’Economist, si vedranno dopo anni (anche 3-5 anni) e non dopo mesi come si ipotizzava sei mesi fa quando l’obiettivo sembrava innescare una crisi di liquidità in Russia per fermare la guerra in Ucraina.
Il rialzo del prezzo del gas e del petrolio ha riversato un mare di soldi verso la Russia che continuerà a rappresentare anche questo inverno, e probabilmente ancora il prossimo, il principale fornitore di energia nell’Unione Europea.
Un settore economico che ha chiaramente ottenuto risultati migliori rispetto alle attese dell’Occidente è, infatti, l’energia. Le esportazioni di petrolio della Russia sono diminuite molto meno del previsto, mentre l’impennata dei prezzi del petrolio ha portato a un massiccio aumento delle entrate.
Commenti recenti