Search
Home | Da Trump a Giorgetti, il ritorno del “sovranismo finanziario”. EGM o OGM? – Lettera #153

Da Trump a Giorgetti, il ritorno del “sovranismo finanziario”. EGM o OGM? – Lettera #153

Ascolta il podcast
trump e giorgetti sovranismo finanziario
A cura di
RadioBorsa

I mercati hanno affrontato una settimana di incertezze, influenzati dalle nuove misure sui dazi annunciate da Trump e da dati sull’occupazione negli Stati Uniti che non hanno soddisfatto le aspettative. In questo scenario, gli investitori rivolgono lo sguardo alla Federal Reserve, auspicando un possibile taglio dei tassi d’interesse per stimolare l’economia.

Un evento che ha suscitato dibattito è stata la decisione del presidente Trump di sostituire (in seguito a dati deludenti sulla creazione di posti di lavoro dell’economia Usa) la direttrice dell’ente statistico, una mossa che ha sollevato interrogativi sull’indipendenza delle istituzioni.

Contemporaneamente, in tutto il mondo (e anche in Italia) si osserva una tendenza verso politiche economiche più “nazionali”, con interventi statali volti a indirizzare i risparmi verso settori considerati strategici. Non solo sulle merci ma anche sui capitali.

Esempi di questa dinamica in Italia potrebbero considerarsi il blocco con l’utilizzo del Golden Power della potenziale fusione tra UniCredit e Banco BPM e la creazione di nuovi fondi pubblici “sovrani” per investire su azioni soprattutto di PMI “tricolori” e titoli governativi oltre ad altri interventi in discussione perchè fondi pensione e casse previdenziali investano più “italiano”.

Ma l’esperienza del listino EGM (ex AIM) e delle “pepite tricolori”, tra scandali e delisting, mostra diverse falle e considerare di “interesse nazionale” e “strategico” per esempio questo mercato suscita diverse perplessità.

E anche valutando l’esperienza passata, come quella dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) e i numerosi conflitti di interesse potenziali che in Italia spesso non restano tali. Peraltro anche l’Unione Europea sta lavorando per rendere “più produttivi” i capitali attualmente “fermi”.

Iscriviti a La lettera settimanale

L’obiettivo principale, però, non dovrebbe essere mobilitare o indirizzare i risparmi in modo più o meno “spontaneo” ma creare un ambiente complessivo di mercato solido e trasparente, capace di attrarre investimenti in maniera naturale e duratura, piuttosto che attraverso interventi forzati.

Ulteriori contenuti di questo show

Commenti recenti

    Podcast n° 189