Recentemente a una nostra nuova cliente è stato impedito dalla sua banca l’acquisto di ETF. Motivazione comparsa nell’internet banking all’atto dell’acquisto: “il suo profilo MIFID non glielo consente”.
Lei cade dalle nuvole, chiede alla banca di ricompilare, come è suo diritto, il questionario MIFID. La banca, un grosso istituto bancario-assicurativo di matrice teutonica, risponde che la cliente per ricompilare il questionario MIFID, “deve rivolgersi al suo consulente di riferimento”.
Decisamente l’ultima cosa che la cliente ha voglia di fare e diversamente risolve.
Nota curiosa: nel questionario MIFID “vecchio” compilato (forse sì forse no, magari non l’ha nemmeno compilato lei) la cliente dichiara di non conoscere gli ETF, ma di sapere cosa sono gli ETC, gli ETN, i certificates e le obbligazioni strutturate. Strano no?
Ma cosa dicono degli ETF gli addetti ai lavori, quelli che insomma investono per mestiere i denari altrui? L’ultimo numero della rivista FocusRisparmio, l’house organ delle più importanti associazioni del risparmio gestito che rappresenta le principali case di gestione, banche (fra cui anche quella di cui si serve la nostra cliente) e imprese di assicurazione italiane e straniere operanti in Italia, ha pubblicato un DOSSIER ETF di oltre 15 pagine.
Ecco tutti i numeri del fenomeno “ETF” che ora piacciono un sacco anche ai gestori, purchè viene da dire a pensar male, i clienti non se li comprino da soli direttamente dal proprio internet banking
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