Giuseppe vive nell’hinterland milanese nella casetta unifamiliare del suocero della sorella con 570 euro al mese. Quelli che gli restano dopo aver detratto da uno stipendio di 1300 euro come custode, gli alimenti per i 4 figli (150 euro a testa) e qualche spesa extra (come gli infissi della ex casa in cui viveva con la famiglia).
Riccardo Staglianò giornalista di Repubblica ha raccontato la sua e altre storie in una serie, intitolata “Vita da poveri” per capire come si vive quando si arriva a “centellinare anche la più piccola spesa”.
Da ex impiegato della Telecom con da parte 15 milioni di lire nel 2001, come ha fatto Giuseppe a scivolare nella povertà? Una storia interessante per un consulente finanziario che si sforza di capire dove l’homo economicus si ferma e dove parte l’altro uomo. Che rivendica il diritto di poter scegliere senza nessun condizionamento nemmeno quello economico di seguire i propri sogni e ideali.
Ma cosa succederebbe se ci comportassimo tutti come Giuseppe?
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