I mercati, nonostante tutti gli ultimi avvenimenti non sempre positivo, storicamente guardano al bicchiere mezzo pieno e non in modo insensato, perché nel medio lungo periodo la maggior parte delle aziende quotate hanno dimostrato di generare profitti attraversando fasi anche avverse.
Secondo l’economista Robert Shiller, gli utili reali per azione sono cresciuti a un tasso annuo del 3,5% in 150 anni. E questo spiega perché l’investimento azionario nel tempo si sia rivelato fra le forme di destinazione dei propri risparmi tra le più redditizie a patto di essere investitori pazienti, ben diversificati e non gravati da costi eccessivi, perché se l’handicap con cui si parte è notevole (e pesa ogni anno) è ben difficile gareggiare con qualche chance di successo.
Uso la parola “handicap” in senso ippico, perché questo termine indica da diversi secoli quelle corse in cui i cavalli partenti vengono disposti a distanze diverse (trotto) o caricati con pesi diversi (galoppo).
Iscriviti a La lettera settimanale
Se un cavallo da trotto è molto più forte degli altri lo si farà partire magari 20 metri dietro gli altri in modo che il risultato della gara resti aperto e non ci sia un vincitore “sicuro”.
Nel caso dei cavalli, l’utilizzo dell’handicap ha, quindi, uno scopo buono che è quello di parificare tendenzialmente le possibilità di vittoria di tutti i partecipanti.
Nel mondo degli investimenti, l’handicap che molti prodotti del risparmio gestito fanno pagare ai partecipanti tramite costi ricorrenti più elevati (e talvolta costi anche di ingresso e di uscita) non c’è nessuna evidenza che generi migliori risultati pe r il risparmiatore. Anzi…
Tutte le ricerche ed evidenze statistiche dimostrano il contrario (più spendi meno otterrai mediamente come rendimenti) e il caso dei fondi d’investimento a scadenza (i cosiddetti “target data”) ne sono un ottimo (o pessimo, vedete voi) esempio.
Ne abbiamo parlato recentemente in un’analisi che è stata ripresa dal rinnovato settimanale economico Affari & Finanza de La Repubblica che ha evidenziato come questo tipo di fondi d’investimento venduti con grandi premesse e promesse si siano dimostrati, nella stragrande maggioranza dei casi, una destinazione pessima per i propri risparmi.
Commenti recenti