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Lettera #28 Il mondo obbligazionario scotta, quasi come il carbone…

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A cura di
RadioBorsa

Dopo diverse settimane di recupero, i mercati nella settimana precedente hanno visto prevalere il segno negativo con una discesa media di circa il 2% nonostante il forte rimbalzo di venerdì, soprattutto a Piazza Affari, dove la notizia che Crédit Agricole ha raccolto quasi il 10% del capitale di BPM ha eccitato le fantasie di risiko nel settore e che i francesi questa volta non faranno shopping solo del lusso made in Italy.

Gli investitori sono attenti alle nuove sanzioni previste dagli Stati Uniti e dall’Unione europea contro la Russia, mentre l’aumento dei tassi di interesse incombe su entrambi i lati dell’Atlantico.

L’obbligazione governativa americana a 10 anni è arrivata vicina al rendimento del 2,7% mentre quella italiana al 2,4%. Livelli quasi doppi a quelli di inizio anno e questo spiega perché le obbligazioni scendono “matematicamente” visto cha la salita dei tassi d’interesse provoca una discesa dei prezzi di quasi il 9%.

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Perché quando i tassi di interesse scendono le obbligazioni aumentano di valore?

Ipotizziamo che, poco dopo che avete comprato un obbligazione a 100 che paga un interesse dell’1%, venissero alzati i tassi di interesse al 2% annuo, con un incremento dell’1%. Che succede? Quello che è successo nella realtà ai possessori del BTP con scadenza 2032 che da inizio anno perde quasi 10 punti percentuali.

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