Un giovane imprenditore sottoscrive un investimento “tranquillo”.
Qualche anno dopo scopre che, se vuole uscire, ha tre opzioni.
Una peggio dell’altra.
Non è un bivio.
È un vicolo cieco.
Da qui nasce l’episodio “Cinque parole per non farsi fregare quando si investe”:
un piccolo manuale di autodifesa finanziaria, pensato prima di firmare, non dopo.





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