«Non conta predire la pioggia, conta costruire l’arca» – Warren Buffet
In un periodo dell’anno in cui gli investitori vengono sommersi da previsioni di mercato per il 2026, analizziamo perché il valore informativo di queste stime sia statisticamente prossimo allo zero. Invece di cercare di indovinare il meteo finanziario futuro, l’approccio corretto è quello della preparazione, concentrandosi sulla costruzione di una strategia solida piuttosto che sulla divinazione degli indici.
Analizziamo poi quello che definiamo il “grande paradosso italiano”: pur essendo un popolo che dichiara di fidarsi poco delle banche, gli investitori italiani continuano a sottoscrivere “a ritmo industriale” prodotti costosi e opachi come fondi a scadenza e certificati. Questo fenomeno è alimentato da una preoccupante mancanza di educazione finanziaria, confermata dai dati Consob, secondo cui il 42% dei risparmiatori è convinto di non pagare nulla per la consulenza bancaria, ignorando che i costi sono spesso nascosti all’interno dei prodotti stessi.
Qual è il vero significato della consulenza finanziaria indipendente: un lavoro privo di conflitti di interesse, senza retrocessioni e pressioni commerciali, dove non esiste un portafoglio uguale per tutti ma solo quello adatto alla singola persona. La consulenza moderna non si limita più alla sola scelta dei titoli, ma diventa “patrimonio-centrica”, abbracciando temi fondamentali come la pianificazione previdenziale, l’ottimizzazione fiscale, il passaggio generazionale e le strategie di decumulo.
Infine, chiudiamo con un importante aggiornamento per il futuro di RadioBorsa e della Lettera Settimanale: a partire dal 2026, l’appuntamento diventerà unico e uscirà ogni martedì. Salvatore Gaziano e Roberta Rossi si alterneranno alla conduzione per offrire contenuti ancora più focalizzati, spaziando tra analisi macro-investigative e approfondimenti dedicati alla finanza personale, mantenendo sempre la trasparenza al centro del nostro dialogo con gli investitori.





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