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Se il Diavolo veste Prada, gli Angeli non vestono più Cucinelli? La scommessa dei ribassisti.

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A cura di
RadioBorsa

Settimana positiva per le Borse europee nonostante i nuovi dazi di Trump. Oro e metalli preziosi brillano, mentre le criptovalute perdono terreno. A Milano svetta Leonardo, crolla Brunello Cucinelli dopo le accuse di uno short seller: un caso che ricorda agli investitori i rischi di valutazioni troppo elevate.

La settimana appena passata è stata altalenante per i mercati globali, ma con una tendenza nel complesso positiva. A pesare sono stati da un lato i segnali contrastanti sui tassi d’interesse USA dall’altro i nuovi dazi commerciali annunciati da Donald Trump.

Sì, perché l’ex presidente americano ha sorpreso tutti imponendo, dal 1° ottobre, tariffe del 100% su alcune importazioni, comprese farmaci, camion, divani e persino lavandini.

Eppure, niente panico: i mercati non hanno tremato. Perché? Per due motivi principali.

  1. Molte multinazionali farmaceutiche hanno già annunciato miliardi di investimenti produttivi negli Stati Uniti, quindi sono parzialmente “protette” dai dazi.
  2. Gli analisti interpretano questa mossa come una tattica negoziale più che una misura realmente punitiva.

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Oro e metalli preziosi

Mentre Trump alza i toni, i metalli preziosi continuano la loro corsa. L’oro ha segnato la sesta settimana consecutiva di rialzo (+2,8%), arrivando al secondo miglior valore di sempre.

L’argento e soprattutto il platino hanno brillato: quest’ultimo è salito del 71% da inizio anno, toccando i massimi dal 2013. Storicamente, il platino è stato più caro dell’oro — e non a caso le carte di credito “Platinum” valgono ancora oggi più di quelle “Gold”.

Ma dal 2015 il rapporto si è invertito: le banche centrali hanno accumulato oro a tonnellate, spostando gli equilibri.

Criptovalute

Se i metalli festeggiano, il mondo cripto invece soffre.
La capitalizzazione è crollata di circa 250 miliardi di dollari, con Bitcoin in calo del 5,2% ed Ethereum a -9,7%.

Un bagno di sangue dovuto alla scadenza di opzioni e alla liquidazione forzata di oltre 3 miliardi di posizioni lunghe.

Borsa italiana

In Europa, Milano è stata la migliore (+0,8%), trainata da Leonardo, Saipem ed Eni.
Leonardo beneficia del settore Difesa e della domanda di droni, Saipem vola sulla fusione con Subsea7, mentre Eni cavalca il petrolio in rialzo.

Focus della settimana: Brunello Cucinelli

Chi sono gli short seller? Investitori che scommettono al ribasso: guadagnano se un titolo scende. Come? Vendono allo scoperto le azioni, per poi ricomprarle a un prezzo più basso.
Morpheus ha pubblicato un report di 84 pagine, con accuse molto pesanti:

  1. Russia e sanzioni: mistery shopper hanno trovato capi Brunello Cucinelli venduti a Mosca, nonostante il divieto UE di esportare beni di lusso sopra i 300 euro. L’accusa è che l’azienda abbia usato triangolazioni (Lituania, Cina, Iran) per continuare a fornire il mercato russo.
  2. Magazzino gonfio: l’inventario sarebbe troppo elevato (oltre 400 giorni di scorte), un segnale di possibili problemi commerciali.
  3. Sconti aggressivi: capi rintracciati perfino da TJ Maxx, la catena di discount americana.

Le accuse puntano non solo ai numeri, ma all’anima stessa dell’azienda: quel “Capitalismo Umanistico” che Cucinelli predica da anni.
Le sue parole ricorrenti – “dignità”, “bellezza”, “garbo”, “il Creato” – sono diventate parte integrante della narrazione del marchio.

Un attacco così colpisce non solo il bilancio, ma soprattutto la reputazione.


La difesa

L’azienda ha smentito tutto: nessuna triangolazione, vendite ridotte al 2% in Russia, e boutique chiuse dal 2022.
Il CEO Luca Lisandroni ha ribadito la piena conformità alle norme.


Il nodo delle valutazioni

Ma perché il titolo ha reagito così violentemente?
Perché Brunello Cucinelli è quotata a multipli altissimi: oltre 48 volte gli utili attesi, più di colossi come LVMH o Kering.

E qui entra la metafora che rende bene l’idea:

“Quando le valutazioni diventano molto elevate, è come navigare con mare calmo su una barca stracarica. Basta un’onda seria e si rischia grosso.”

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La lezione per gli investitori

Il caso Cucinelli ci ricorda che, quando i multipli sono così estremi, basta un incidente di percorso a far crollare le certezze.
La morale? In Borsa, le storie più belle vanno valutate anche con il metro del rischio.

E per l’investitore la bussola deve essere sempre la diversificazione, la gestione del rischio, la misura.

Come dicevano i latini: “La misura è il valore di ogni cosa. Troppo o troppo poco rischiano di essere dannosi.”

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