Il continuo rialzo dei tassi d’interesse e soprattutto le parole dei banchieri centrali continuano a pesare sul comparto obbligazionario. Dopo un 2022 horribilis per i bond anche il 2023 non sta lasciando scampo ai risparmiatori, soprattutto quelli che negli ultimi anni hanno acquistato titoli obbligazionari a lunga e lunghissima scadenza.
Ma cos’è successo ad alcuni bond ultracentenari negli ultimi due anni?
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Il mese di settembre ha visto i mercati azionari chiudere il loro primo trimestre negativo del 2023 anche negli Stati Uniti oltre che in Europa, segnando tre mesi piuttosto accidentati sia per le azioni che per le obbligazioni. Gli investitori hanno reagito così alle crescenti pressioni inflazionistiche e alla prospettiva di tassi di interesse più alti e per un termine più lungo di quello che si riteneva questa primavera.
La situazione è stata complicata dall’andamento dei rendimenti dei titoli di stato a 10 anni, che hanno raggiunto i livelli più alti dal 2007 in molti mercati.
Si fa presto a dire “il mio nome è Bond”.
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