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Eder Cappelli

Ha partecipato come ospite dell’episodio dello show n.7 di RadioBorsa, Eder Cappelli, imprenditore dalle 7 vite. Agente assicurativo con un portafoglio molto importante in Italia poi ristoratore in Messico, imprenditore anche nell’e-commerce, ora nomade digitale a 70 anni e più.

Con lui abbiamo parlato della sua vita, dei suoi amori e delle sue esperienze lavorative: le difficoltà non lo hanno mai fermato ma, al contrario, lo hanno spinto a girare mezzo mondo e ad avviare iniziative sempre nuove. Le prove che ha dovuto affrontare (alcune durissime, come la mutilazione di una mano a 18 anni e poi malattie importanti) non lo hanno mai fermato. Una storia di attualità, visto che tutti in questo momento abbiamo paura dell’ignoto e ci fa bene conoscere le storie di chi è andato avanti, comunque, come prima e più di prima.

Questo è il suo curriculum:

EDER CAPPELLI

La storia di Eder Cappelli comincia in una fredda mattina di novembre a Torino nel 1970 quando durante il lavoro in tipografia perde fisicamente la mano destra tra i rulli della macchina da stampa. All’epoca Eder ha solo diciotto anni.

L’infortunio lo obbliga a cambiare lavoro. Diventa un agente assicurativo della Sai e dopo qualche anno mette su un’agenzia, che negli anni cresce in modo considerevole.

Dopo un doloroso divorzio che mette fine a un matrimonio durato trent’anni Eder Cappelli fonda in Messico il Cafè Bistrot Epicuro che su TripAdvisor diventa in poco tempo uno dei ristoranti più consigliati di Oaxaca.

Fonda successivamente un sito di e-commerce di gadget per adulti (che vince anche un premio) e che poi vende a terzi.

Lascia il Messico e torna in Europa per fare il nomade digitale insieme alla sua sposa Nancy, colombiana, sua partner anche sul lavoro al Cafè Bistrot Epicuro. Oggi è su un camper che aspetta finisca l’emergenza da Coronavirus e lavora al suo nuovo sito, inviaggio.net

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