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12 – Così io Bradley Birkenfeld ho ricevuto 104 milioni di dollari denunciando la mia banca

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A cura di
RadioBorsa

Per la maggior parte degli informatori non esiste alcun tipo di riconoscimento, vengono trattati come spioni, subiscono intimidazioni, minacce, vendette, vengono ostracizzati. Perdono il lavoro, i loro soldi, le loro famiglie ne escono devastate, le loro vite distrutte. Quasi nessuno osa fare un passo simile

Bradley Birkenfeld spiega con queste parole perchè è così difficile diventare whistleblower. Letteralmente il “soffiatore del fischietto”, il segnalatore di illeciti ovvero un individuo che denuncia pubblicamente o riferisce alle autorità attività illecite o fraudolente all’interno del governo, di un’organizzazione pubblica o privata o di un’azienda. Binkenfeld è l’informatore finanziario più ricompensato dalla storia e il suo nome compare anche nel Guinness dei Primati che ha dovuto istituire una categoria apposita: whistleblowing.

Su RadioBorsa.com e su YouTube nel canale SoldiExpert in formato speciale video (per vedere l’intervistato live e alcuni documenti)  il private banker che ha distrutto il segreto bancario svizzero, Bradley Birkenfeld, ha deciso di raccontare tutta la sua storia, la sua carriera dorata in UBS, la svolta, la battaglia legale, i 30 mesi in una prigione federale USA, il premio a 8 zeri ricevuto (e come l’ha impiegato), la sua vita attuale (fra Malta, Italia e Londra) e le battaglie in cui è ora impegnato.

Una storia superiore alla trama di qualsiasi romanzo o film di Hollywood che tutti dovrebbero conoscere anche e soprattutto se non si possiede e non si è mai posseduto un conto non dichiarato in Svizzera o un trust in un paradiso fiscale perché fa comprendere molte cose sul dietro le quinte del mondo della gestione degli investimenti e il Potere.

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A metà anni 2000 questo americano di Boston dopo che in Svizzera in UBS era diventato uno dei private banker n.1 come raccolta seguendo e intercettando per conto di questa banca la clientela top statunitense, ha deciso di ingaggiare una dura battaglia contro il suo datore di lavoro.


Ad accendere la polvere la scoperta che il suo datore di lavoro lo stava scaricando insieme ai suoi colleghi, sostenendo che “inviare e-mail e incontrare clienti UBS negli Stati Uniti, commercializzare prodotti e servizi UBS a potenziali e attuali clienti UBS negli Stati Uniti era contrario alla politica bancaria e illegale”.

Proprio quello per cui era stato addestrato a fare! Bradley Birkenfeld, dopo aver cercato inutilmente di trovare risposte dalla banca, si è licenziato ed è tornato negli Stati Uniti decidendo di raccontare tutto al dipartimento della giustizia statunitense e a una commissione parlamentare Usa. “Me ne sarei potuto andare senza far rumore – ha raccontato nel suo libro – ma invece trovai il coraggio di attaccare una delle banche più potenti di tutto il pianeta e gettare luce sulle loro pratiche illegali e immorali”.

 
Una storia incredibile (in tutto il mondo Bradley Birkenfeld l’ha raccontata nel libro “Il banchiere di Lucifero”, edito in Italia da ERI-RAI Edizioni) che ha visto l’ex banchiere diventato informatore vedersi aprire anche le celle di una prigione federale con l’accusa di cospirazione contro gli Stati Uniti per aver aiutato cittadini USA a evadere le tasse.

Bradley Birkenfeld ha scontato infatti 30 mesi di una condanna a 40 mesi per cospirazione per aver contribuito all’evasione fiscale ma all’uscita ha trovato una bella sorpresa.

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Secondo il Rapporto di sintesi dell’IRS, il fisco USA, “Birkenfeld ha fornito informazioni chiave sul comportamento dei contribuenti che l’IRS non era stato in grado di rilevare”. Ciò ha portato la banca UBS a fornire le informazioni di identificazione su 4.450 conti detenuti da cittadini statunitensi insieme al pagamento di una sanzione di $ 780 milioni.

La ricompensa di Birkenfeld ammonta secondo la normativa USA a circa il 13% di tale ammenda e così Bradley Birkenfeld ha potuto ricevere il più alto compenso mai pagato nella storia a un informatore: 104 milioni di dollari.

Prima di questo Birkenfeld aveva fornito al governo i documenti che aveva portato da UBS descrivendo in dettaglio la formazione ricevuta dai banchieri privati per evitare di essere pizzicati negli Stati Uniti, comprese le istruzioni su come evitare l’identificazione come banchieri UBS, complete di storie di copertura prefabbricate. Ha riferito al Senato USA della spinta della banca a convincere i clienti statunitensi ad aprire altri conti bancari in Svizzera.


Bradley racconta che gli obiettivi che i banchieri UBS dovevano raggiungere erano chiamati “Net New Money“. Birkenfeld ha documentato l’uso di laptop crittografati pieni di dati dei clienti dove in caso di pericolo e ispezioni potevano cancellare in pochi secondi tutti i dati per nasconderli alle autorità USA quando si recavano in viaggio di lavoro dai clienti più ricchi  dichiarando su istruzione della società che erano invece negli States per motivi solo turistici.


Ha descritto come UBS ha sponsorizzato grandi eventi VIP negli Stati Uniti (tornei di golf, Art Basel, Miami, Alinghi Yacht Races a Newport, Rhode Island, partite di tennis, ecc.) E ha fornito ai propri banchieri biglietti e fondi per poter partecipare e avvicinare i ricchi americani al fine di vendergli prodotti targati UBS e gestire le transazioni: tutto in violazione della legge statunitense.


A seguito della testimonianza di Birkenfeld, il rapporto della sottocommissione del Senato ha rilevato che l’uso della legge svizzera sul segreto bancario di UBS serviva “da mantello. . . per cattiva condotta da parte delle banche che colludono con i clienti per eludere le tasse, eludere i creditori e sfidare gli ordini del tribunale “. Ha stimato l’importo detenuto nei conti svizzeri UBS dai clienti statunitensi a $ 18 miliardi (motivo per cui Birkenfeld ha considerato l’ammenda di $ 780 milioni come un’inezia e anche di riflesso il premio che ha ricevuto).


Fino ad oggi, Birkenfeld rimane l’unica figura dello scandalo bancario UBS a essere stato in carcere.

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Concedendo a Birkenfeld la sua ricompensa da record oggi, l‘IRS (il fisco USA) ha dimostrato apparentemente di non essere d’accordo con la valutazione del Dipartimento di Giustizia e concorda con Jesselyn Radack, direttore della sicurezza nazionale e dei diritti umani del Project Accountability Project (ed ex-informatore), che ha scritto nel 2009 al procuratore generale Eric Holder, “Il governo non avrebbe avuto un caso contro UBS senza Brad Birkenfeld”.

Su RadioBorsa Bradley Birkenfeld in esclusiva in un’intervista a tutto campo ha voluto ripercorrere tutta la sua storia, il suo passato, presente ma anche futuro e spiegare perché la consulenza agli investimenti fornita tipicamente da banche e reti e nel private banking tradizionale remunerata a provvigioni (fee based) è qualcosa di scorretto che alimenta ancora il conflitto d’interessi. E ha raccontato le battaglie in cui è ora impegnato, facendo nomi e cognomi.

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